LAPACHO ( Tabebuia o Pau d’Arco)

scritto da semidiluna nel mese di Febbraio 25, 2020 in consigli di salute e benessere e erbario e fitoterapici con nessun commento

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LAPACHO

Eun rimedio naturale efficace per infiammazioni, Candida, parassiti, virus, contrastare l’infiammazione, artrite, ulcera e disintossicare l’organismo.

Lapacho o Pau d’Arco (Tabebuia) è un albero dalla bellissima chioma colorata, cresce in tutto il Sudamerica e in particolare sulla cordigliera andina: sulle montagne del Paraguay, Argentina, Brasile, Bolivia e Perù. Utilizzato  molti secoli fa dalle popolazioni inca era considerato un albero miracoloso per le sue proprietà rinforzanti nei confronti del gelo e della fatica e per la cura di moltissime malattie di origine virale e batterica . era chiamato anche “Tè degli Incas“, nella tradizione delle tribù amazzoniche  gli sono state attribuite funzioni antimalariche, antiinfettive, antiparassitarie,antivirali, funghicide e batteriostatiche

  • Tabebuia Impetiginosa, è riferito alla sua efficacia nella cura dell’impetigine, una malattia della pelle trasmissibile, provocata da batteri che innescano infezioni locali superficiali con formazione di lesioni bollose e croste giallastre o brune.
  • Pau d’arco, significa legno o bastone per archi, poiché il suo legno era utilizzato per la costruzione di archi),

BOTANICA

Lapacho è un albero ligneo di grandi dimensioni e dal tronco molto possente che cresce spontaneamente nelle foreste pluviali, ma anche in climi freschi e terreni acidi. Appartiene alla famiglia delle Bignoniacee che si caratterizza per le fioriture coloratissime che vanno dal giallo al rosa, rosso e porpora. Le varietà di lapacho sono moltissime e non facilmente distinguibili tra loro, quelle utilizzabili a fini terapeutici sono il lapacho scarlatto e il lapacho rosa.

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PARTE UTILIZZATA: Si fa uso della parte interna della corteccia, la più ricca in principi attivi

STORIA E TRADIZIONE

Le popolazioni di Centro e Sud America ne conoscevano le straordinarie proprietà già secoli prima dell’arrivo dei “conquistadores” europei alla fine del 1400 e lo usavano tradizionalmente per curare moltissime malattie, in particolar modo infezioni d’ogni tipo. Veniva considerata dagli Incas una pianta sacra e una “miniera” di sostanze preziose

La sua corteccia, compatta (si ripara continuamente), resistente (tanto da meritarle il titolo di “ironwood”, che in inglese significa “legno di ferro”) e capace di difenderla dall’attacco di virus, batteri, muffe e temperature troppo basse, la vera “miniera” da cui si estraggono le tante, preziose sostanze che la pianta del Lapacho contiene. Oltre che dei naftochinoni e dei tanti minerali in traccia già citati nell’articolo, è infatti ricca di Coenzima Q10 (azione antiossidante) e inoltre tannini, polifenoli e flavonoidi, alcaloidi (analgesici, sedativi e tonici cardiaci) e saponine.

PRINCIPI ATTIVI

  • xilodina e il lapacholo, sostanze dal potere antibiotico, antiossidante e antinfiammatorio. Il lapacholo è presente nella parte interna della sua corteccia, blocca l’azione di batteri, virus, funghi responsabili di micosi e parassiti e per tonificare e depurare  l’organismo e per stimolare le sue naturali difese
  • Coenzima Q10,
  • Quercitina e flavonoidi
  • Saponine steroidee
  • Alcaloidi
  • tannini
  • Numerosi minerali e oligementi:calcio, potassio, magnesio, fosforo, zinco, silicio, rame, sodio e cobalto
  • vitamina K, utile non solo nel prevenire emorragie ma anche come co-fattore nella formazione di alcune proteine utili per rafforzare la struttura delle ossa. Grazie alla sua azione anti-acidificante, dovuta a sostanze a forte impatto alcalino come calcio, potassio, fosforo e magnesio.

PROPRIETA’

E’capace di restituire forza ed energia al corpo e di aumentarne le difese immunitarie, aiutandolo a combattere le malattie infettive. Grazie alla sua ampia azione di azione anche a livello intestinale, migliorando la flora batterica intestinale e mantenendo integro il tessuto linfoidale intestinale GALT.

  • antinfiammatorie, immunomodulante e immunostimolanti,antimicrobica, antibatterica, antimicotica, antivirale, depurative e antiossidante contro l’invecchiamento cellulare indotto dai radicali liberi.
  • per uso esterno per lesioni cutanee, psioriasi, eczema, herpes e punture d insetto.
  • Stimola le difese immunitarie, e contrasta l invecchiamento cellulare,
  • stimola la produzione di globuli rossi e regola i livelli di zuccheri nel sangue.
  • cistite, infezione vaginale
  • impiegato con successo nella cura della candidosi batterica. Le candidosi possono innescare una lunga serie di sintomi, a volte gravi, come cistiti, infiammazioni uro-genitali, herpes simplex anche vaginale, abbassamento delle difese immunitarie, cefalee, disturbi gastrointestinali, stanchezza diffusa, ipersensibilità e scarsa efficienza delle vie aeree, ansia, irritabilità, insonnia, eczemi, psoriasi, dermatiti, allergie, disturbi articolari e circolatori.
  • svolge anche un’azione sedativa, decongestionante, analgesica, diuretica, cardiotonica e perfino antidiabetica, dal momento che sembra in grado di limitare l’assorbimento del glucosio a livello intestinale.

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BERSAGLIO

  • Sistema immunitario
  • Intestino
  • Cute

UTILE

  • sostegno al sistema immunitario,
  • antinfettivo contro malattie da raffreddamento: influenza, raffreddore, herpes
  • infezioni della bocca, naso e gola
  • infezioni batteriche da streptococchi, stafilococchi, brucella..
  • infezioni uro genitali ( candida, cistite, vaginiti, prostatiti, polipi vescicali..)
  • infezioni parassitarie
  • il lapacholo, utile appunto a contrastare funghi e batteri
  • depurativo del sistema linfatico e del fegato,
  • contrasta l’infezione da virus come herpes simplex, raffreddore, influenza, infezioni di bocca, naso e gola, sinusiti,
  • antinfiammatoria e antalgica in caso di: artrite e artrosi, grazie al lapacholo che inibisce le prostaglandine infiammatorie.
  • infiammazioni e infezioni del tratto gastro-intestinale e urogenitale: gastrite e ulcere. Uno studio 2013 pubblicato in Phytotherapy Research ha dimostrato che il Pau d’Arco accelera la guarigione dell’ulcera aumentando il contenuto di muco gastrico (fondamentale per proteggere le pareti dello stomaco) e la proliferazione cellulare che rigenera il tessuto.
  • Azione disintossicante, elimina le sostanze tossiche come metalli pesanti, pesticidi, conservanti e persino residui di chemioterapia, grazie al suo lavoro depurativo sull’intestino e ripulisce il sistema linfatico,sanguigno, le cellule, i tessuti e gli organi permettendo così ai sistemi del corpo di funzionare correttamente ed efficacemente.
  • Azione depurativa della pelle: psoriasi, eczema, ferite, acne, foruncolosi, punture insetti
  • come sostegno immunitario durante trattamenti oncologici di chemioterapia e radioterapia.

Come utilizzare il Lapacho

  • Decotto -Si utilizza la corteccia in taglio tisana e si prepara mettendo per qualche minuto a bollire 1 cucchiaino di lapacho in 1 tazza d acqua , spengere e lasciare in infusione x 10 minuti. da assumere 2-3 volte al giorno è un ottimo rimedio naturale per rinforzare le difese dell’organismo e prevenire le malattie da raffreddamento tipiche del periodo invernale. Ma anche contro le recidive di candida e cistite.
  • Estratto idralcolico : 21 gocce x 3 volte al giorno
  • Estratto secco: 1-2 cps al di

CONTROINDICAZIONI

Sconsigliato in gravidanza e allattamento, nei soggetti che assumono terapie con farmaci anticoagulanti o aspirine, perché favorendo la formazione della vitamina K nell’organismo tende ad accentuare l’azione dei farmaci.

Gli effetti collaterali sono rari, ma potrebbero essere soprattutto a livello gastrointestinale in caso solo di sovradosaggio. Il Lapacho consumato in alte dosi può non essere sicuro e causare nausea, vomito, diarrea, vertigini.

Rosanna Buda

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