Descrizione
Il primo costituente isolato è il lapacholo, uno dei tanti chinoni presenti nel fitocomplesso, potente antibatterico e antimicotico, al quale verrebbe inoltre attribuita la capacità di inibire la crescita di alcune cellule tumorali, impedendo loro la metabolizzazione dell’ossigeno. Ha la capacità di inibire i processi enzimatici responsabili della moltiplicazione virale, tra cui quella dell’herpes simplex e il virus dell’influenza. L’azione antimicrobica del lapacholo è stata scoperta molti anni fa sperimentando il principio attivo su alcuni ceppi di batteri, fra cui stafilococchi e streptococchi. Altrettanto importante la sua azione antimicotica su alcuni ceppi di funghi, quindi utile nei casi di candida sia genitale che intestinale.
Da non sottovalutare l’azione antinfiammatoria, nello specifico quella riguardante l’apparato urinario femminile e l’intestino. Utile quindi nelle cistiti anche recidivanti e in caso di colite, morbo di Crohn e in generale in tutte le infiammazioni delle mucose, comprese quelle della bocca.
Si ritiene che il Pau d’arco promuova l’efficienza del sistema immunitario, rendendo l’organismo più resistente di fronte agli attacchi delle malattie in genere e come nell’antica tradizione delle civiltà Inca viene ancor oggi usato come tonico generale dell’organismo.
Oltre ai chinoni, è fonte di sali minerali quali magnesio, fosforo, sodio, ferro, rame, potassio e zinco, bioflavonoidi, alcaloidi e coenzima Q. Lo si può trovare in commercio in capsule, compresse, pianta secca per infusi e decotti, estratto fluido.
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